Milano, gli Elettrosensibili scrivono al Sindaco Sala: Fermi il 5G, è un pericolo per la salute pubblica!

Fonte: oasisana.com

Milano, gli Elettrosensibili scrivono al Sindaco Sala: Fermi il 5G, è un pericolo per la salute pubblica!

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Vogliamo mettere in campo il 5G per uscire dai laboratori e valutare l’impatto reale sulla collettività“. Con queste (inequivocabili) parole e la dichiarazione di un investimento da 90 milioni di Euro, l’11 Dicembre 2017 nel Comune di Milano è stato annunciato l’avvio della fase sperimentale del 5G nel capoluogo meneghino, con l’obiettivo di raggiungere l’80% della città nell’irradiazione di microonde e onde millimetriche che, oltre gli Smartphone, per gioco forza raggiungerà anche l’intera popolazione, esposta entro il 2018 a nuove (ed ulteriori) radio-frequenze che preannunciano come un vero e proprio tsunami di Elettrosmog! 

Poco più di un mese dopo, arriva l’accorato appello degli Elettrosensibili che, in una lettera aperta, invitano il Sindaco di Milano Giuseppe Sala a scongiurare l’ennesima invasione elettromagnetica, fintanto che non saranno chiarite le potenziali ripercussioni sulla salute umana. Di seguito il testo della lettera diramato dall’Associazione Italiana Elettrosensibili, firmato dal Presidente Paolo Orio, scritta in nome della prudenza e del sacrosanto Principio di Precauzione (e non solo!) Intanto un’allusiva vignetta sta girando sui social: “E’ PARTITA LA SPERIMENTAZIONE DEL 5G – è scritto con l’immagine di un animale ‘test’ – E LA CAVIA (STAVOLTA, verrebbe da aggiungere!) SEI TU!”

Gentile Dottor Sala, Sindaco della Città di Milano,
Le scrivo per informarLa sui potenziali gravi pericoli per la salute a cui sarebbero esposti i milanesi in seguito all’implementazione della rete 5G. La rete 5G usa onde millimetriche (3,4 – 3,8 GHz ed oltre). Studi sperimentali condotti su animali con onde millimetriche hanno evidenziato alterazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, alterazioni del sistema immunitario, aumento dell’antibiotico-resistenza, cataratta, effetti teratogeni, danni a carico della cromatina, alterazioni dell’espressione genica. Oltre 170 ricercatori di 35 Paesi chiedono una moratoria sull’installazione della rete 5G finché non saranno effettuati studi seri ed indipendenti sull’impatto sanitario e ambientale.

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Anche l’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) Italia, nel rispetto del Principio di Precauzione e del Principio OMS Health in All Policies”, chiede una moratoria sulla sperimentazione del 5G “fino a quando non sia adeguatamente pianificato un coinvolgimento degli enti pubblici deputati al controllo ambientale e sanitario, messe in atto valutazioni del rischio e un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari degli esposti che dovrebbero essere informati dei
rischi potenziali

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La tecnologia 5G aumenterà considerevolmente l’esposizione della popolazione alle radiofrequenze. Come dettagliatamente documentato nelle edizioni del monumentale BioInitiative Report (2007, 2012 e 2014), centinaia di studi scientifici sottoposti a peer review associano l’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali (CEM) sia a bassa frequenza (Extremely Low Frequency, ELF) sia ad alta frequenza (Radiofrequenze-MicroOnde, RF-MO) a tumori al cervello negli adulti e nei bambini; leucemia negli adulti e nei bambini; aumentato rischio di malattie degenerative come l’Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica; tumore alla mammella; alterazione delle funzioni immunitarie (che includono allergie e amplificata risposta infiammatoria); aborto ed effetti sul sistema cardiocircolatorio; alterazione della funzionalità, della forma e del numero degli spermi. Tali effetti si verificano a livelli di esposizione di gran lunga inferiori ai limiti di legge. Alcuni studi hanno anche evidenziato che l’esposizione a wifi e ripetitori favorisce l’insorgenza di insonnia, effetti a breve termine sui processi cognitivi, della memoria e dell’apprendimento e alterata attività cerebrale.

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Inoltre, l’esposizione ai CEM di bassa ed alta frequenza (ELF e RF-MO) può determinare l’insorgenza di una patologia ambientale denominata Elettrosensibilità (EHS), per la quale diversi ricercatori hanno chiesto l’inserimento nella classificazione internazionale delle malattie (ICD), riconoscendola come malattia sentinella. L’elettrosensibilità è una patologia cronica che si riacutizza ogni qual volta il soggetto si espone ai CEM artificiali ed è caratterizzata da una moltitudine di sintomi aspecifici che possono variare per intensità, frequenza e durata e che tendono. Lettera completa inviata al Sindaco di Milano. appello-per-sindaco-milano-sala-2-pagine-2